mercoledì 9 novembre 2016

Libro - Questo bacio vada al mondo intero di Colum McCann



La mattina del 7 agosto del 1974 Philippe Petit cammina su un cavo teso fra le due torri del World Trade Center. Attorno a questa strabiliante impresa si srotolano le vite e le esistenze di una manciata di newyorchesi: un missionario che porta la parola di Dio fra le prostitute, tra cui Tillie e Jazzlyn, madre e figlia che dividono il marciapiede; un’artista in cerca di redenzione; Claire e Gloria, donne così diverse ma accomunate dalla perdita dei figli; un tecnico della Silicon Valley che segue al telefono le imprese del funambolo.
È l’estate del Watergate, del Vietnam e di grandi cambiamenti quella descritta in maniera sublime da McCann. I suoi sono personaggi in cerca di amore e di speranza in una New York grigia, sporca e corrosa dal senso di colpa, schiava delle contraddizioni. È la New York dei reduci di guerra, delle puttane, dei tossici e degli spacciatori. Non comprate questo libro se cercate la Grande Mela di Sex and the City.

Sono vite dannate e misere, vite comunque dignitose, in equilibrio sul filo di un rasoio come Philippe Petit che in quella torrida mattina catturò tutto e tutti e per un attimo non ci fu più il sangue, le bombe, l’eroina. È l’equilibrio costruito da McCann che si dimostra di essere meravigliosamente capace di intrecciare storie e vite diverse, di mischiare bene e male in momenti di puro lirismo e poesia. Come era poetica la figura nera di Philippe Petit, sospeso su quel cavo, quella mattina del 7 agosto del 1974.

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