venerdì 4 novembre 2016

Libro - Alta definizione di Adam Wilson



Eli Schwartz è il tipico americano sfigato del terzo millennio. Al termine del liceo rinuncia al college e piomba in una catatonia fatta di film porno, programmi di cucina e marijuana. Figlio di genitori divorziati e distratti e fratello dell’incarnazione del successo, Eli passa le sue giornate in vestaglia davanti alla tv, senza alcun progetto per il futuro. L’incontro con l’ormai ex attore Seymour Kahn, ridotto alla sedia a rotelle, lo aiuterà a trovare se stesso.
Romanzo d’esordio del newyorchese  ebreo Adam Wilson, Alta definizione è stato definito come un Giovane Holden del ventunesimo secolo. Paragoni esagerati e scomodi a parte, Alta definizione è un ottimo romanzo di formazione, capace di alternare momenti esilaranti che fanno sorridere il lettore, a passaggi di profonda riflessione, amarezza e malinconia.
Wilson è un pasticciere che mescola nell’impasto i diversi mondi della cultura pop, strizzando l’occhio ai programmi di cucina molto in voga negli ultimi anni, al mondo delle serie tv con le sue gag e la buona dose di comicità, e al mondo del cinema, con Eli che sembra la versione young di Drugo Lebowski e con il personaggio di Seymour Kahn che in alcuni passaggi ricorda molto un burbero Harry Dean Stanton, caratterista straordinario, ma mai protagonista delle sue pellicole.
Ne esce fuori una torta al sapore di Noah Baumbach, un romanzo esilarante, malinconico e intriso di speranza, anche e soprattutto per tutti quei giovani che, forzati da un lavoro che non c’è, passano in vestaglia  l’età più delicata della propria esistenza.

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