giovedì 24 novembre 2016

Film - The Help (2011) di Tate Taylor



Jackson, Mississippi. Primi anni Sessanta. Appena laureatasi, Skeeter (Emma Stone) trova impiego presso un giornale rispondendo alla posta delle casalinghe. Il razzismo imperante nel profondo sud degli Stati Uniti combinato alla sua voglia di scrivere e al suo talento la spingono a raccontare la vita delle persone bianche vista dagli occhi dei neri. Per farlo chiede aiuto a due cameriere di famiglie bianche, Aibileen (Viola Davis) e Minny (Octavia Spencer). Le loro memorie, trasformate in libro da Skeeter, saranno in grado di smuovere le coscienze della popolazione.
The Help esce nel 2011 e anticipa quella tendenza che pare essere diventata moda a Hollywood: Django Unchained è del 2012, 12 anni schiavo del 2013 e Selma – La strada per la libertà è del 2014. Ognuno di questi film, a modo suo, racconta il razzismo che regnava (e regna purtroppo) in diverse zone degli Stati Uniti fin dai tempi dell’indipendenza.
The Help è il racconto, tutto al femminile, della violenza psicologica subita dai neri d’America, vittime di soprusi mascherati da carità e solidarietà religiosa. Non c’è violenza fisica nel film: il razzismo di The Help è un vero e proprio stillicidio fatto di piccoli torti, divieti e torture psicologiche. The Help è la dimostrazione di quanto Hollywood sia sensibile a un problema tanto passato quanto attuale, e evidenzia tutta quella rabbia repressa che si può cogliere negli occhi di Viola Davis e Octavia Spencer, volti perfetti per questo film che trasuda black culture e musica gospel, ed è un perfetto esempio di come l’immagine (quella del film stesso) e la parola (quella del libro scritto dalle protagoniste) siano veicoli di meritato riscatto sociale.

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