mercoledì 2 novembre 2016

Libro - Candore di Mario Desiati




Martino Bux ha 18 anni e in libera uscita durante la visita di leva entra in un cinema a luci rosse. È per lui una rivelazione folgorante: donne irraggiungibili sono lì, a poca distanza da lui, a farsi ammirare, scrutare, adorare; Martino può guardare senza essere visto; scopre i copri nudi, l’attrazione, il piacere.
Ma questo innocente approccio alla pornografia, il Bar Mitzvah che prima o poi tocca ogni adolescente, si trasforma ben presto in un’autentica ossessione. Martino entra in una spirale di vera dipendenza, una compulsione che lo porta ad allontanarsi dalla famiglia, ad abbandonare gli studi e all’impossibilità di instaurare vere e proprie relazioni d’amicizia, d’affetto, di lavoro.
In una Roma sporca e grigia, in cui non c’è spazio per i suoi monumenti e la sua storia, Martino passa da un monolocale all’altro, cambia lavoro a ripetizione sempre alla costante ricerca del piacere, della trasgressione e della perversione e sempre all’insegna di un’innocenza e di quel candore che dà il titolo al romanzo, che stonano nei club a luci rosse, nei club di scambisti e nei sexy shop in cui Martino si rifugia.
Candore è anche però, la storia della pornografia in Italia dagli anni Ottanta a oggi. Conosciamo Martino in un cinema a luci rosse, fruitore di VHS di Cicciolina e Moana e del primo Rocco, icone della nostra cultura popolare, ma troppo spesso censurate da un senso del pudore condito con forme di moralismo cattolico che nel 2016 andrebbero pure eliminate. Martino cresce, la tecnologia avanza, arrivano i DVD, arriva internet. Anche nel porno si creano segmenti di mercato, generi, sottogeneri, categorie con il proprio star system; tutto alla portata di tutti. E scagli la prima pietra chi è senza peccato.
Desiati esplora i tabù più radicati nell’indole umana, ma lo fa sempre con dolcezza, con la voce di Martino che sì, a volte sembra Fantozzi e a volte assomiglia al Fassbender di Shame, ma soprattutto è simile a tanti, tantissimi di noi.

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