Molte volte capita di scegliere
un libro più per gli ambienti e gli scenari che descrive che per la vicenda
raccontata. È un piacevole modo di viaggiare stando comodamente seduti in
poltrona. Da sempre ci sono luoghi magici che la letteratura ha saputo
raccontare ricoprendo di fascino intere città o paesi. New York è probabilmente
la città che più di tutte è stata raccontata e mitizzata. È una metropoli
unica; al mondo non esiste città che possa essere paragonata alla Grande Mela.
No, nemmeno Londra.
Ecco allora che noi
dell’Ignorante abbiamo voluto elencare quei romanzi che per noi raccontano
meglio cosa è New York (e cosa è stata). Come sempre ci scusiamo per eventuali
esclusioni; si sa, le classifiche lasciano il tempo che trovano, sono solo di
passatempi e nulla più.
7 – New York di Edward
Rutherfurd. New York è semplicemente
una bibbia. Un volume di circa mille pagine
che racconta la nascita e lo sviluppo della città dal Seicento a oggi
attraverso le vicende della famiglia Master. Un affresco eccezionale per
dimensioni e per accuratezza storica.
6 – Darling Days di iO Tillett Wright. Darling Days nasce come diario autobiografico dell’autore/autrice.
iO Tillett Wright racconta di come a sei anni decide, in accordo con gli
strambi genitori, di far credere a tutti di essere un maschio. È uno scherzo
che dura fino ai 14 anni quando iO decide di rivelarsi come donna. Darling Days, che racconta la vita di iO
(che oggi si considera uomo) è un inno sincero alla libertà, ma anche il
racconto di cos’era il Lower East Side di Manhattan negli anni Ottanta. Un
esotico quartiere popolato da tossici e alcolizzati, senzatetto e delinquenti,
ma anche scrittori e musicisti, artisti di strada e bohémien. Un quartiere che
è stato completamente ripulito negli anni Novanta dall’amministrazione del
sindaco Giuliani.
5 – American Psycho di Bret Easton Ellis. American Psycho (che è anche un celebre film con Christian Bale)
racconta la storia di Patrick Bateman, giovane belloccio che lavora a Wall
Street. Patrick accompagna il lettore nei locali più alla moda e nelle boutique
più esclusive della Grande Mela a cui alterna però nottate in cui si trasforma
in un assassino freddo e metodico. American
Psycho è un geniale romanzo che ha il merito di rappresentare il lato più
glamour della metropoli e contemporaneamente mostrare tutte le contraddizioni
degli anni Ottanta, decennio in cui la vicenda è ambientata.
4 – L’uomo che cade di Don DeLillo. 11 settembre 2001. Keith Neudecker
riesce ad uscire dalla Torre nord del World Trade Center prima che questa
crolli. Sporco di polvere, cenere e sangue, Keith decide di tornare dalla
moglie Lianne e dal figlio Justin che aveva abbandonato un anno prima. Ma L’uomo che cade è anche la storia di
Hammad e dei suoi 18 compagni nella lunga e metodica preparazione
dell’attentato. Con L’uomo che cade
Don DeLillo riesce a rappresentare il trauma e le inquietudini del mondo occidentale
messo in ginocchio da una tragedia senza precedenti.
3 – Ultima fermata Brooklyn di Hubert Selby Jr. Hubert Selby Jr.
descrive la violenza dilagante nella Brooklyn degli anni Cinquanta e Sessanta.
Un mondo fatto di delinquenti e prostitute, di immigrati e criminali. Selby
racconta il suo mondo con una prosa spontanea, un flusso di coscienza brutale
che influenzerà, fra gli altri, i testi
di Lou Reed. Una lettura difficile e cruda.
2 – Questo bacio vada al mondo intero di Colum McCann. Un mattino
dell’estate del 1974, un anonimo ragazzo cammina su una fune di metallo tesa
fra le Torri Gemelle. È Philippe Petit, l’uomo che ha ispirato il recente The Walk di Robert Zemeckis. McCann
parte da questo avvenimento per raccontare e intrecciare le vite dei suoi
personaggi: un monaco di strada che predica fra le prostitute, una delle quali
divide il marciapiede con la madre; un tecnico telefonico, una madre in lutto e
una nonna che non si arrende mai. Sfondo della vicenda, ovviamente, la città di
New York.
1 – Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay di Michael Chabon. Josef
Kavalier è un giovane ebreo che è riuscito a fuggire rocambolescamente da Praga
ed è giunto a New York. A Brooklyn ha incontrato Sammy Cly che da subito è
diventato suo inseparabile amico. Insieme i due danno vita all’Escapista, eroe dei fumetti e maestro
della fuga. La seconda guerra mondiale però è pronta a spazzare via tutto. Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay
è un libro perfetto. Perfetto per come mescola gli orrori della guerra, il
sogno americano, l’esplosione dei fumetti, delle riviste e della cultura pop.
Perfetto per come intreccia storia e finzione. Chabon ha davvero scritto un
romanzo immortale.
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