Il calcio, come lo sport in
generale, ogni anno riesce a raccontarci storie mitiche, favole leggendarie
scritte da persone comuni che, per le proprie imprese, acquistano lo status di “eroe”.
Il calcio è uno dei più importanti aggregatori sociali, e attraverso i suoi
valori, un mezzo straordinario per la divulgazione della cultura.
È uno sport che ha affascinato
nel tempo centinaia di scrittori; la narrazione sportiva è diventata un vero e
proprio genere letterario molto prima che Federico Buffa (noi ti ringraziamo
per questo) la rendesse mainstream anche
in Italia. La nostra è una classifica molto british:
sei libri su sette da noi consigliati sono di scrittori britannici. D’altronde
si sa, il calcio l’hanno inventato loro e forse per questo è giusto così:
7 – La mia vita rovinata dal Manchester United di Colin Shindler. Negli
anni Sessanta il piccolo Colin vive una doppia emarginazione: è ebreo e
soprattutto è innamorato della squadra più scarsa di Manchester, il Manchester
City. Ma nel 1968 le cose sembrano cambiare: il City vince il campionato,
laureandosi campione d’Inghilterra. La gioia però dura poco, perché una
settimana dopo lo United di George Best strapazza il Benfica a Wembley e vince
la Coppa dei Campioni. La mia vita
rovinata dal Manchester United spiega in maniera eccellente cosa voglia
dire vivere all’ombra di una squadra capace solo a vincere
6 – Fuori casa di John King. C’era un tempo in cui i tifosi inglesi
venivano chiamati hooligans e facevano paura distruggendo stadi e quartieri.
Poi le stragi dell’Heysel e di Hillsborough hanno obbligato il governo
britannico a prendere provvedimenti seri per debellare il fenomeno. Gli
hooligans però non sono morti, ma si risvegliano quando escono dal Regno Unito
per seguire la nazionale dei Tre Leoni. Fuori
casa racconta di una trasferta inglese nella tanto odiata Germania.
5 – Il mio anno preferito a cura di Nick Hornby. È una serie di 12
racconti di altrettanti autori che narrano la stagione calcistica che più li ha
emozionati. Il mio anno preferito non
parla di Real Madrid, Juventus e Bayern Monaco. Il calcio de Il mio anno preferito è più romantico e
racconta le gioie e i dolori dell’anonimo Raith Rovers, dello sconosciuto St.
Albans City, dell’Oxford, del Cambridge. Un libro che, senza alcun intento di
protesta, si allontana anni luce dal calcio dei fantastiliardi di oggi.
4 – Il miracolo di Castel di Sangro di Joe McGinniss. Nel 1996 Castel
di Sangro, comune di 6 mila abitanti abbarbicato sull’Appennino abruzzese, entra
nella storia: la sua squadra di calcio conquista la promozione in serie B. La
notizia arriva addirittura in America, dove un celebre reporter e saggista, Joe
McGinniss, decide di voler seguire, per la stagione 1996/97, la squadra. Si
trasferisce così a Castel di Sangro. Ma Joe però non parla italiano e a
malapena conosce le regole del calcio. Il
miracolo di Castel di Sangro è il reportage di quella incredibile annata
conclusasi con una clamorosa salvezza.
3 – Fedeli alla tribù di John King. “Coventry è meno di un cazzo. Hanno una squadra di merda e dei tifosi di
merda. Hitler ci aveva pigliato a raderla al suolo”. Inizia così lo
sconvolgente romanzo di John King, scrittore che più di tutti ha saputo
raccontare la mentalità hooligan. Con un linguaggio crudo e sboccato, King
racconta una stagione dei tifosi del Chelsea, molto più attenti alle bevute e
alle risse che ai risultati della loro squadra.
2 – Febbre a 90° di Nick Hornby. È un libro che non ha bisogno di tante
presentazioni; c’è anche il film con il bravissimo Nick Hornby. Febbre a 90° è il racconto della vita
dello scrittore scandita in ogni suo passaggio dai successi (pochi) e dalle
delusioni (tante) della sua squadra del cuore, l’Arsenal.
1 – Il maledetto United di David Peace. Brian Clough, allenatore
vincente con il Derby County, nel giugno del 1974 passa al Leeds United per
sostituire l’amatissimo Don Revie, chiamato a guidare l’Inghilterra. L’avventura
sulla panchina del Leeds dura 44 giorni, dopodiché Clough viene esonerato.
David Peace, in altrettanti capitoli e con uno stile da romanzo noir racconta
quel periodo e soprattutto l’acerrima rivalità tra Clough e Revie. Il maledetto United è un capolavoro di
letteratura contemporanea tout court,
non solo sportiva.
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