lunedì 14 novembre 2016

Film - Frozen (2010) di Adam Green



Dan, Joe e Parker, ragazza del primo, decidono di trascorrere un weekend sulla neve sulle montagne del Massachusetts. Giunta sera, i tre riescono a corrompere l’addetto al funzionamento della seggiovia per un’ultima discesa.  Quest’ultimo però costretto ad allontanarsi, viene sostituito da un collega che, non informato della presenza dei tre giovani, stacca la corrente all’impianto. È l’ultima giornata del weekend; le piste riapriranno cinque giorni dopo. Per i tre ragazzi cala la notte e la paura.
Frozen (attenzione, non confondete con il film Disney) si inserisce a pieno titolo in quel filone del genere thriller-horror in cui il protagonista o i protagonisti si trovano in una situazione che li blocca da cui cercheranno di uscire in ogni modo. Buried – Sepolto, che sicuramente è il più celebre, ma anche 127 ore, Open Water e i più recenti Paradise Beach – Dentro l’incubo e Mine sfruttano tutti la stessa struttura narrativa.
Frozen ha il pregio di sviscerare la paura e l’orrore scaturiti da situazioni e azioni comuni, come quella di prendere una seggiovia in un weekend con gli sci e lo snowboard e soprattutto evidenzia come sulla normale quotidianità e sui comuni sentimenti d’amicizia e amore che legano i protagonisti prevale sempre un fortissimo istinto di sopravvivenza che porterà i protagonisti a destini diversi.
Frozen è un film intelligente, che sfrutta i pochi mezzi messi a disposizione del regista Adam Green, evitando inutili tecnicismi e virtuosismi di sceneggiatura. È un film che farà passare la voglia di divertirsi sulla neve e a metà novembre, forse, non è troppo consigliato.

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