sabato 15 aprile 2017

Film - The Survivalist (2015) di Stephen Fingleton



L’esaurimento delle risorse energetiche ha portato l’umanità a un passo dall’estinzione. In questo scenario apocalittico, un sopravvissuto vive isolato in un bosco, coltivando un piccolo orticello che difende dai predoni . Un giorno però la vita del survivalist è sconvolta dall’arrivo di due donne, madre e figlia, stremate dalla fame e dalla stanchezza. L’uomo dovrà scegliere se aiutare le due donne stravolgendo il suo ferreo regolamento.
The Survivalist è l’opera prima del nord irlandese Stephen Fingleton, interessante re-invenzione del genere post-apocalittico che riduce gli scenari distopici di metropoli distrutte e deserte, e popolazioni decimate a una semplice infografica iniziale e a un bosco in cui si sviluppa l’intera vicenda. L’impalcatura minimalista del film, novità all’interno di un filone che fatica a rinnovarsi, ha però il difetto di contagiare anche la sceneggiatura, non all’altezza delle idee, ottime, del regista. I dialoghi sono ridotti all’osso e anche l’azione, in diversi momenti della pellicola è piuttosto claudicante.
Lo stupore per l’impostazione iniziale che indirizza il film svanisce presto e alla fine a prevalere è una certa noia. L’apocalisse e il destino della società, associati alla superiorità della natura, sono temi soltanto sussurrati e sostituiti dalla lotta quotidiana alla sopravvivenza, un crudo realismo fatto di silenzi, fatica e poco altro. C’è una messa in scena della regressione più totale dell’essere umano a bestia, animale feroce pronto a uccidere pur di sopravvivere.
The Survivalist vince come esperimento: il regista riesce a portare a termine un film fantascientifico post-apocalittico senza l’uso di alcun effetto speciale e con un budget minimo. Impresa questa non da poco. Mancano però i giusti guizzi in una sceneggiatura troppo piatta, le giuste impennate che incollano lo spettatore alla poltrona. Risulta alla fine difficile giudicare positivamente una pellicola così rigorosa, scarna e minimalista; un film che purtroppo non riesce a raggiungere una piena sufficienza.

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