Nel 1967, in piena Guerra Fredda,
la corsa agli armamenti e allo spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica è
spietata. In questo clima, la CIA sospetta all’interno della NASA la presenza
di una talpa che voglia sabotare il programma Apollo. Decide così di infiltrare
due agenti spacciandoli per registi intenti a riprendere e documentare la
preparazione del viaggio spaziale. I due, però, si ritroveranno al centro di
una cospirazione governativa dalle dimensioni epocali.
L’operazione Avalanche che dà il titolo al film sarebbe, secondo i sostenitori
della teoria del complotto che mette in dubbio l’allunaggio del 1969, l’operazione
con cui la CIA, coadiuvata dalla NASA, mise in scena un fittizio allunaggio
ricostruito ad arte in un hangar su suolo americano grazie anche all’aiuto di
Stanley Kubrick, impegnato proprio in quel periodo nelle riprese di 2001: Odissea nello spazio.
È una teoria suggestiva, quasi
romantica per la portata dell’imbroglio e per l’importanza storica dell’evento
e dei personaggi che vi sono coinvolti. Proprio per la sua assurdità, rimane
tutt’oggi una delle leggende metropolitane più chiamate in causa quando si
tratta di complottismo e cospirazionismo. E proprio da qui pare sia partito il
regista, e anche protagonista del film, Matt Johnson per realizzare Operazione Avalanche.
A più di 45 anni dall’accaduto
era necessaria un’intuizione che restituisse interesse e freschezza a un tema
peraltro già trattato in Capricorn One
del 1978. Johnson centra l’obiettivo realizzando un perfetto faked footage movie intersecando e
confondendo sequenze autentiche, come quelle in cui compaiono JFK e Kubrick, e
sequenze opportunamente costruite, rendendo la finzione credibile al pari della
realtà stessa, proprio perché si appropria di quegli elementi diegetici che per
convenzione riflettono le caratteristiche estetiche della realtà al cinema. Operazione Avalanche, girato in finto Super
8, su una pellicola rigata e rovinata, e mostrato in 4:3, pare essere uno scottante
documento d’archivio ritrovato nei corridoi più segreti dei palazzi
governativi; una reliquia che vuole farsi passare come gioiello storico, ma che
risulta invece essere un buon esempio di cinema d’intrattenimento.
Veramente ben fatto, al punto da farti venire dei dubbi sulla missione. Ottima regia !!!!
RispondiEliminaVerissimo, noi Italiani siamo tanto increduli, che sicuramente c'è l'abbiamo creduta, sono scettico di mio, pensate ora che sto vedendo questo film....
RispondiEliminaVerissimo noi italiani siamo tanto increduli che sicuramente c'è l'abbiamo creduta, sono scettico di mio pensate ora che vedendo questo film
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