Tecnicamente l’amicizia è un
reciproco affetto tra persona e persona nato da una scelta volontaria che tiene
conto della conformità dei caratteri e di una prolungata consuetudine. È proprio
una brutta definizione. Infatti noi preferiamo dire che l’amicizia è “quella cosa lì”.
La letteratura, il cinema e la tv
(come ovviamente per l’amore) da sempre cercano di raccontare storie fondate
sull’amicizia. Noi dell’Ignorante con questa classifica ci siamo concentrati su
storie di amicizia maschile. Non è semplice parlare di un valore così profondo
senza scadere nella retorica. I romanzi che rientrano in questa classifica,
almeno secondo noi, si distinguono per tatto e sensibilità, componenti che, per
quanto a volte invisibili, sono sempre presenti in una solida amicizia fra
uomini.
7 – Due sulla strada (The Van) di Roddy Doyle. Jimmy Rabbitte senior,
disoccupato e squattrinato, trascina la sua esistenza fra il pub e il campo di
calcio dei ragazzi. Quando anche il suo migliore amico, Bimbo, viene
licenziato, i due decidono di fare qualcosa per riscattarsi ai propri occhi e a
quelli delle famiglie: acquistare un furgoncino e mettersi davanti ai locali,
sulle spiagge, a vendere hamburger e patatine. È un'impresa che porterà un po'
di soldi, una quantità di avventure impreviste, parecchi momenti esilaranti, e
qualche subbuglio in famiglia. Due sulla
strada è il terzo capitolo della fantastica trilogia di Barrytown. È ambientato
durante Italia ’90 e in maniera potentissima scandisce una gerarchia fra
amicizia e affari.
5 – Trainspotting di Irvine Welsh. Un gruppetto di ragazzi della
periferia di Edinburgo: il sesso, lo sballo, la rabbia, il vuoto delle
giornate.. Alla ricerca di un riscatto, di un senso da dare alla propria
esistenza che non sia il vicolo cieco fatto di casa, famiglia e impiego
ordinario, trovano nella droga e nella violenza l’unica risposta possibile. Tutti
conoscono il film Trainspotting di
Danny Boyle. In pochi invece conoscono le differenze fra la pellicola e il romanzo,
racconto sicuramente incentrato sul degrado sociale di quella generazione, ma
anche sulla viscerale amicizia che unisce i personaggi del libro.
4 – Una vita come tante di Hanya Yanagihara. A New York vivono quattro
ragazzi, ex compagni di college, che da sempre sono stati vicini l'uno
all'altro. Si sono trasferiti nella metropoli da una cittadina del New England,
e all'inizio sono sostenuti solo dalla loro amicizia e dall'ambizione. Willem, che
vuole fare l'attore. JB insegue il successo nel mondo dell'arte. Malcolm è un
architetto frustrato in uno studio prestigioso. Jude, avvocato brillante e di
enigmatica riservatezza, è il loro centro di gravità. Nei suoi riguardi
l'affetto e la solidarietà prendono una piega differente, per lui i ragazzi
hanno una cura particolare, una sensibilità speciale e tormentata, perché la
sua vita sempre oscilla tra la luce del riscatto e il baratro
dell'autodistruzione. Jude infatti nasconde un passato terribile da cui non
riesce a fuggire. Una vita come tante
è un romanzo sontuoso di oltre mille pagine potentissimo, a volte esagerato che
parla di uomini ma è scritto da una donna. Notevole.
3 – Eravamo dei grandissimi di Clemens Meyer. Daniel, Mark, Paul e Rico
sono cresciuti come "pionieri" nella Germania dell'Est. Sono gli
ultimi anni prima della caduta del Muro e sogni e illusioni sono amplificati
dal mito dell'Ovest a portata di mano. Con la riunificazione delle due Germanie
anche la loro vita cambia trasformandosi in una folle corsa fatta di furti
d'auto, alcol, paura e rabbia. Paragonato a Trainspotting,
Eravamo dei grandissimi si sviluppa
su più piani temporali mostrando le conseguenze delle scelte sbagliate. Grandioso
romanzo mitteleuropeo.


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