Tecnicamente l’amicizia è un
reciproco affetto tra persona e persona nato da una scelta volontaria che tiene
conto della conformità dei caratteri e di una prolungata consuetudine. È proprio
una brutta definizione. Infatti noi preferiamo dire che l’amicizia è “quella cosa lì”.
La letteratura, il cinema e la tv
(come ovviamente per l’amore) da sempre cercano di raccontare storie fondate
sull’amicizia. Noi dell’Ignorante con questa classifica ci siamo concentrati su
storie di amicizia maschile. Non è semplice parlare di un valore così profondo
senza scadere nella retorica. I romanzi che rientrano in questa classifica,
almeno secondo noi, si distinguono per tatto e sensibilità, componenti che, per
quanto a volte invisibili, sono sempre presenti in una solida amicizia fra
uomini.
7 – Due sulla strada (The Van) di Roddy Doyle. Jimmy Rabbitte senior,
disoccupato e squattrinato, trascina la sua esistenza fra il pub e il campo di
calcio dei ragazzi. Quando anche il suo migliore amico, Bimbo, viene
licenziato, i due decidono di fare qualcosa per riscattarsi ai propri occhi e a
quelli delle famiglie: acquistare un furgoncino e mettersi davanti ai locali,
sulle spiagge, a vendere hamburger e patatine. È un'impresa che porterà un po'
di soldi, una quantità di avventure impreviste, parecchi momenti esilaranti, e
qualche subbuglio in famiglia. Due sulla
strada è il terzo capitolo della fantastica trilogia di Barrytown. È ambientato
durante Italia ’90 e in maniera potentissima scandisce una gerarchia fra
amicizia e affari.
6 – Tutto il mondo ha voglia di ballare di Alberto Garlini. Roberto e
Riccardo si conoscono da ragazzini, nel 1975. È però negli anni Ottanta che la
loro amicizia si sviluppa, fiorisce e, in una parabola fatalmente rapida,
avvizzisce. Accanto a Roberto e Riccardo ci sarà Chiara, e poi Pier Vittorio
Tondelli. L'amore tra Chiara e Riccardo e la relazione tempestosa tra Roberto e
Pier occupano queste pagine assieme alla scoperta del mondo, dei libri, della
politica, della musica, in una fase cruciale della nostra storia recente. Garlini
si conferma maestro nel miscelare realtà e finzione, uomini realmente esistiti
e personaggi inventati. Tutto il mondo ha
voglia di ballare è anche una profonda riflessione su cosa sono stati gli
anni Ottanta.
5 – Trainspotting di Irvine Welsh. Un gruppetto di ragazzi della
periferia di Edinburgo: il sesso, lo sballo, la rabbia, il vuoto delle
giornate.. Alla ricerca di un riscatto, di un senso da dare alla propria
esistenza che non sia il vicolo cieco fatto di casa, famiglia e impiego
ordinario, trovano nella droga e nella violenza l’unica risposta possibile. Tutti
conoscono il film Trainspotting di
Danny Boyle. In pochi invece conoscono le differenze fra la pellicola e il romanzo,
racconto sicuramente incentrato sul degrado sociale di quella generazione, ma
anche sulla viscerale amicizia che unisce i personaggi del libro.
4 – Una vita come tante di Hanya Yanagihara. A New York vivono quattro
ragazzi, ex compagni di college, che da sempre sono stati vicini l'uno
all'altro. Si sono trasferiti nella metropoli da una cittadina del New England,
e all'inizio sono sostenuti solo dalla loro amicizia e dall'ambizione. Willem, che
vuole fare l'attore. JB insegue il successo nel mondo dell'arte. Malcolm è un
architetto frustrato in uno studio prestigioso. Jude, avvocato brillante e di
enigmatica riservatezza, è il loro centro di gravità. Nei suoi riguardi
l'affetto e la solidarietà prendono una piega differente, per lui i ragazzi
hanno una cura particolare, una sensibilità speciale e tormentata, perché la
sua vita sempre oscilla tra la luce del riscatto e il baratro
dell'autodistruzione. Jude infatti nasconde un passato terribile da cui non
riesce a fuggire. Una vita come tante
è un romanzo sontuoso di oltre mille pagine potentissimo, a volte esagerato che
parla di uomini ma è scritto da una donna. Notevole.
3 – Eravamo dei grandissimi di Clemens Meyer. Daniel, Mark, Paul e Rico
sono cresciuti come "pionieri" nella Germania dell'Est. Sono gli
ultimi anni prima della caduta del Muro e sogni e illusioni sono amplificati
dal mito dell'Ovest a portata di mano. Con la riunificazione delle due Germanie
anche la loro vita cambia trasformandosi in una folle corsa fatta di furti
d'auto, alcol, paura e rabbia. Paragonato a Trainspotting,
Eravamo dei grandissimi si sviluppa
su più piani temporali mostrando le conseguenze delle scelte sbagliate. Grandioso
romanzo mitteleuropeo.
2 – La simmetria dei desideri di Eshkol Nevo. Israele. Quattro amici guardano
in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora
trent'anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l'esercito, le
avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Yuval, il
narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill
è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang
dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività
in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore,
è già sposato e ha due figlie. Durante la partita, Amichai ha un'idea: perché
non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire,
per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono
realizzati? In tutte le cose c’è sempre un prima e un dopo, e in mezzo il tempo
che scorre. La simmetria dei desideri
è un romanzo che sfiora la perfezione.
1 – Colla di Irvine Welsh. Quattro ragazzi crescono insieme in uno
squallido ghetto di Edimburgo. Sono Billy, Carl, Andrew e Terry, i protagonisti
di questo libro. Insieme condividono le prime esperienze che contano: le
pestate con gli hooligans, le sbornie violente, il sesso cattivo e la droga.
Insieme crescono: Billy diventa un pugile; Carl un dj strafatto e famosissimo;
Andrew un tossico sposato con Gail, ninfomane che lo pianterà; Terry un
alcolizzato ossessionato dal sesso. Il loro mondo è tutto ai margini ma è anche
un mondo in cui l'amicizia è l'unico legame, l'unica colla che tiene uniti
anche i peggiori bastardi. Qual è il valore dell’amicizia quando non si ha
nient’altro? Capolavoro assoluto di Welsh. Una bomba.
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