Per noi umili europei il sogno
americano è fatto anche e soprattutto dalle luci scintillanti delle metropoli, dai
grattacieli, dalla frenesia delle New York, Los Angeles, Las Vegas. Siamo stati
contagiati dal cinema, dalla musica, dal bombardamento di prodotti pop
provenienti da oltreoceano. Ecco, però l’America non è solo questo: non sono
solo sfavillanti casinò, taxi gialli e locali alla moda. Uscendo dalle città,
percorrendo chilometri e chilometri sulle Highway, sulle Interstate e sulle
Route, si scopre la provincia americana. Una miriade di piccoli centri abitati
da poche migliaia di persone raccolte attorno a una pompa di benzina e qualche
negozietto collocato sulla Main Street. La vita scorre lenta nella provincia
americana, senza scossoni e stravolgimenti. Eppure all’interno di questo
macrocosmo, si è sviluppata una letteratura “rurale” capace di cogliere quello
spirito e quegli umori che caratterizzano gli abitanti di queste zone. The Great American Novel, il grande
romanzo americano spesso ha volto il proprio sguardo a queste aree del Paese in
cui la vita scorre lenta, in cui la tradizione e il folklore vengono prima di
tutto il resto, in cui una relazione umana viene prima del denaro.
È un genere affascinante che noi
dell’Ignorante abbiamo voluto trattare. Scegliere 7 titoli da uno scaffale che
ne contiene migliaia è stato davvero difficile, quasi stupido. Non ce la
sentiamo di affermare che questi scelti sono i migliori. Sono solo una
minuscola selezione.
7 – Ruggine americana di Philip Meyer. Isaac English ha vent’anni. Pur essendo
un genio, per lui il college è solo un miraggio da quando ha tentato il
suicidio. Lo ha salvato Billy Pope, ragazzo grande e grosso, ma non tanto
sveglio. Siamo a Buell, Pennsylvania; il sogno americano arrugginisce assieme
alle acciaierie abbandonate e alle rovine delle fabbriche. L’unica via
possibile per i due è la fuga verso Ovest.
6 – Canto della pianura di Kent Haruf. Holt, Colorado. Tom Guthrie
insegna storia al liceo e da solo si occupa dei due figli piccoli, mentre la
moglie passa le sue giornate chiusa in casa. Victoria Roubideaux ha sedici anni
e scopre di essere incinta. Quando la madre la caccia di casa, la ragazza
chiede aiuto a un’insegnante della scuola, Maggie Jones, e la sua storia si
lega a quella dei vecchi fratelli McPheron, che da sempre vivono in solitudine
dedicandosi all’allevamento di mucche e giumente. I romanzi di Kent Haruf sono
stati un piccolo caso editoriale in Italia; un successo limpido e puro, come i
personaggi che abitano l’immaginaria Holt.
5 – America perduta di Bill Bryson. Bill Bryson ha percorso 22.500
chilometri per le strade dell’America minore, dentro il cuore delle piccole
città, alla ricerca della città perfetta, fatta di viali alberati, steccati
bianchi e gente cordiale. Un lungo viaggio partito da Des Moines, Iowa che ha
toccato improbabili città come Winnemucca in Nevada o Tuscaloosa in Alabama. L’America al completo filtrata dall’ironia,
marchio di fabbrica dello scrittore.
4 – Le correzioni di Jonathan Franzen. Enid e Alfred Lambert, in una città del Midwest
americano, trascorrono le giornate accumulando oggetti, ricordi, delusioni e
frustrazioni del loro matrimonio: l'uno in preda ai sintomi di un Parkinson che
non vuole curare, l'altra con il desiderio di radunare per un ultimo Natale i
tre figli allevati secondo le regole e i valori dell'America del dopoguerra,
attenti a correggere ogni deviazione dal classico. I figli però se ne sono
andati sulla costa: Gary, dirigente di banca, vittima di una depressione
strisciante e di una moglie infantile; Chip che ha perso il posto
all'università per «comportamento sessuale scorretto»; infine Denise, chef di
successo che secondo i genitori conduce una vita privata discutibile. Jonathan
Franzen è una delle voci di punta della narrativa contemporanea. Le correzioni
sfiora il capolavoro.
3 – Stoner di John Williams. William Stoner ha una vita che sembra
essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta
chilometri da Booneville, in Missouri, il piccolo paese rurale in cui è nato,
mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, per quasi quarant’anni è
infelicemente sposato alla stessa donna, ha sporadici contatti con l'amata
figlia e per i suoi genitori è un estraneo, per sua ammissione ha soltanto due
amici, uno dei quali morto in gioventù. Eppure, la vita di Stoner, nella sua
assenza di scossoni e curve, risulta essere un piacevole viaggio all’interno
dell’animo umano; un libro magico il cui segreto ancora non è stato svelato.
2 – Shotgun Lovesongs di Nickolas Butler. Henry, Lee, Kip e Ronny sono
cresciuti insieme a Little Wing, una cittadina rurale del Wisconsin. Amici fin
dall'infanzia, hanno poi preso strade diverse. Henry è rimasto nella fattoria
di famiglia e ha sposato il suo primo amore, mentre gli altri se ne sono andati
altrove in cerca di fortuna. Ronny è diventato una star del rodeo, Kip ha fatto
i soldi in città e il musicista Lee ha trovato la fama ma ha avuto il cuore
spezzato. Ora tutti e quattro sono tornati in paese per un matrimonio. Eccelso
romanzo sull’amicizia che fa scontrare passato e presente, lealtà e ricchezza,
successo e fedeltà.
1 – Jayber Crow di Wendell Berry. Per oltre trent'anni Jayber Crow è
stato il barbiere di Port William, un piccolo centro agricolo del Kentucky.
Tutti sono passati dal suo negozio, affidandogli, insieme ai capelli e alla
barba, pensieri e speranze, sogni e delusioni. Ormai anziano, ci racconta le
loro vicende, e attraverso di esse la propria stessa vita. Mentre sullo sfondo
scorrono gli avvenimenti della Storia - dalla crisi del '29 alla seconda guerra
mondiale, al Vietnam, agli anni '80 - le piccole storie degli abitanti di Port
William si intrecciano costruendo una trama di forte verità umana. Wendell
Berry è uno scrittore che ha rinunciato alla carriera universitaria per fare
vivere in una fattoria e fare l’agricoltore. I suoi romanzi sono intrisi di
quell’amore per la terra e per il prossimo che rendono Wendell Berry uno degli
scrittori più ottimisti e profondi presenti sul panorama mondiale.