“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una
sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino
uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito...
perché la lettura è
un'immortalità all'indietro”.
Questo pensiero
di Umberto Eco racchiude un po’ il senso della top 7 di questa settimana: ci
sono luoghi, paesi e culture distanti migliaia di chilometri (e di euro) da
noi. La letteratura, oltre che mezzo per rivivere la storia e viaggiare nel
tempo, è anche uno strumento low cost
che permette di teletrasportarsi e rimbalzare da una parte all’altra del
pianeta. Abbiamo così pensato di scegliere sette libri che soprattutto
nell’ambientazione riescono a far viaggiare con la mente il lettore
7 – Strade blu di William
Least Heat-Moon. Strade blu è la vera storia dello scrittore che,
rimasto senza lavoro, decide di mettersi sulla strada e di girare in lungo e in
largo gli Stati Uniti evitando volontariamente le grandi città. Missouri, North
e South Carolina, Texas, Washington, Montana e New England sono attraversati
dallo scrittore a bordo di uno scalcagnato camper. Consigliato a chi è attratto
dall’America più periferica e per certi aspetti più vera.
6 – Musica rock da Vittula di Mikael Niemi.
Com’è nascere e crescere nell’estremo nord della Svezia in un paesino che non
compare nemmeno sulle carte geografiche? Prova a raccontarlo Mikael Niemi in un
romanzo semi autobiografico. A Vittula, quartiere di Pajala, città di 2000
abitanti oltre il circolo polare artico, la vita è ovviamente noiosa. Matti, il
protagonista alter ego dello scrittore, troverà comunque il modo di misurarsi
con la cultura pop, le risse giovanili e il sesso opposto. Ovviamente
consigliato a chi si sente vichingo dentro.
5 – Australian Cargo di Alex Roggero. Alex
Roggero è un fotografo esperto nei reportage di viaggio. Australian Cargo racconta della traversata del continente
australiano a bordo dell’Indian-Pacific, treno leggendario che collega i due
oceani. Ma Australian Cargo racconta
anche l’attraversamento del Queensland in automobile e poi del viaggio in nave
mercantile da Sydney a La Spezia. Consigliato a chi ama la terra dei canguri e
a chi proprio non riesce a stare fermo.
4 – Nelle foreste siberiane di Sylvain Tesson.
Lo scrittore e saggista Sylvain Tesson decide di abbandonare Parigi, città in
cui vive, per trasferirsi sei mesi, da febbraio a luglio, in una capanna nelle
foreste siberiane sul lago Bajkal, a 120 chilometri dal paese più vicino. Il
soggiorno è programmato nei dettagli: la mattina legge, fuma e scrive; il
pomeriggio lavora per cercare di sopravvivere. Consigliato a chi ama le camicie
di flanella e la solitudine.
3 – Reykjavik 101 di Hallgrìmur Helgason. Reykjavik,
metà anni Novanta. Hlinur ha passato i trenta da un pezzo. È disoccupato e
scapolo. Vive con la madre e trascorre le sue giornate guardando tv spazzatura
e video porno. Poi un giorno arriva Lolla, l’amante omosessuale della madre, e
la sua vita cambia. Consigliato a chi ama Peter Pan e ovviamente l’Islanda.
2 – Shantaram di Gregory David
Roberts. Gregory è
fuggito da un carcere australiano ed è riuscito a giungere a Bombay in India. Lì
riuscirà ad allestire un ospedale, farà affari a Bollywood, stringerà amicizie
pericolose con la mafia indiana e partirà per due guerre, in Afghanistan e in
Pakistan. Shantaram è l’incredibile
storia vera dello scrittore. Un capolavoro di più di 1000 pagine di
un’intensità sconvolgente. Consigliato a chi ama l’India e le seconde
opportunità.
1 – Sulla strada di Jack Kerouac. Sal
Paradise, aspirante scrittore, incontra Dean Moriarty, ragazzo dell’Ovest.
Insieme i due cominceranno una serie di viaggi da est a ovest per gli Stati
Uniti e poi per il Messico alla costante ricerca di esperienze nuove, di una
vita intensa a ritmo di jazz. Sulla
strada è un romanzo-manifesto della generazione beat, generazione
apertamente contro l’imposizione di regole e contro il materialismo. Sulla
strada è un romanzo che va letto e stop. È un romanzo che noi dell’Ignorante consigliamo
a chiunque.