Grazie a un racconto venduto a Playboy, Dick Dubonet, aspirante
scrittore, ha guadagnato 3000 dollari. Nei salotti della Portland di inizio
anni Sessanta al suo fianco c’è sempre la splendida Linda, innamorata più del
suo successo che di lui. La scena letteraria della città dell’Oregon è animata
però anche da altri aspiranti scrittori: c’è Stan Winger, giovane scapestrato
con la passione per i racconti pulp e per i furti e c’è Charlie Monel che,
reduce dalla guerra in Corea, vorrebbe scrivere un romanzo bellico migliore de Il nudo e il morto di Norman Mailer e de
La sottile linea rossa di James
Jones. Charlie, che di Stan è l’insegnante di scrittura creativa, vive con la
moglie Jaime che ha raggiunto un inatteso successo editoriale con un romanzo
scritto in segreto e ispirato dalle sue memorie familiari. Le vite di questi
uomini, perennemente alla ricerca di una vera autorealizzazione si intrecciano
per vent’anni tra Portland, San Francisco e Hollywood, luogo capace di regalare
gloria e distruggere sogni.
I venerdì da Enrico’s è un romanzo che Don Carpenter, morto
suicida, ha lasciato incompiuto nel 1995. Ci ha pensato Jonathan Lethem a
scovarlo nella sua casa di Mill Valley in California, a completarlo e a
pubblicarlo nel 2014. È un romanzo che parla di scrittori; scrittori che
inseguono la gloria, il successo, il denaro. Traspare molta frustrazione dalle
pagine di I venerdì da Enrico’s. La
frustrazione che prova Charlie, perennemente al lavoro sul Great American Novel, il grande romanzo americano, nel momento in
cui è la moglie a sfondare sul mercato. La frustrazione di Dick nel non
riuscire a replicare il suo successo (seppur minimo). C’è insomma un conflitto
fra lo scrittore, perso all’interno della propria arte ma incapace di trovare
una vera e propria legittimazione, e l’uomo, alle prese con i problemi di tutti
i giorni come il pagare l’affitto, l’accudire una figlia. E se per alcuni la
soluzione migliore è ripiegare a Hollywood adattando il proprio talento per la
scrittura su commissione di sceneggiature e copioni, per altri il modo più
adatto per andare avanti è il barcamenarsi in locali fumosi di cui Enrico’s ne è il simbolo,
accompagnandosi con alcol scadente e sigarette ritoccate alla marijuana,
mantenendo viva un’ambizione destinata a rimanere chimera.