1971, Texas. Dopo la fine degli
studi al college, Kenneth (Sam Robards) e Gardner (Kevin Costner) ricevono la
chiamata per il Vietnam. Kenneth pianta la fidanzata Debbie, pronto per
arruolarsi, Gardner, ex fidanzato di Debbie, ventila, invece, l’ipotesi di una
improbabile fuga. Per celebrare la fine degli studi e per riuscire a far
sposare Kenneth, impedendone la partenza per l’Asia, i due organizzano con
Dorman (Chuck Bush), Lester (Brian Cesak) e Phil (Judd Nelson) un viaggio in Cadillac
verso il confine col Messico per disseppellire un misterioso e fantomatico Dom.
C’è il Vietnam in questa prima
prova registica di Kevin Reynolds, ma è un Vietnam lontano da Il cacciatore e
da Apocalypse Now. È un Vietnam che rimane sussurrato sullo sfondo, senza
Saigon, senza armi, senza giungla e occhi a mandorla. Ci sono, invece,
soprattutto amicizia e amore, rabbia e voglia di fuga, il mito del viaggio e la
fine dell’adolescenza.
È una miscela perfetta di
comicità, ironia, personaggi riusciti e amarezza, nostalgia e consapevolezza
dell’incertezza del futuro. Un piccolo film, in piena epoca di kolossal anni
Ottanta, che ha segnato un prima e un dopo nel road movie americano; una
commedia profonda, come profondo è stato (e sempre sarà) il dramma di una
guerra.